L’autoreferenzialità degli incontri partenariali della Regione Sardegna per la Strategia Regionale per lo Sviluppo sostenibile.

Doveva essere un percorso condiviso con le organizzazioni pubbliche e private del territorio sardo ma già dopo il secondo appuntamento, denominato ‘Sardegna + Intelligente’, il ciclo di incontri partenariali programmati dalla Regione Sardegna nell’ambito della Strategia Regionale per lo Sviluppo sostenibile, appare qualificarsi sempre più per una insostenibile autoreferenzialità della Regione Sardegna, rappresentata, per lo più, da dirigenti e funzionari regionali nel corso degli incontri.

Interventi dove il grande assente è, indubbiamente, l’autocritica alla luce di alcune ‘buone pratiche’ ideate negli ultimi 7 anni dalle ‘menti creative’ della regione andate non proprio come previsto, spesso con buona pace degli interessi degli stessi beneficiari.

Centro di Programmazione regionale
Foto Regione Sardegna

Un ciclo di incontri partenariali, ancora, che in termini di partecipazione attiva ha ben poco da farsi invidiare, date le modalità di coinvolgimento messe a disposizione dei partecipanti ‘assicurate’ dalla piattaforma menti.com, all’interno della quale gli organizzatori degli incontri hanno sottoposto dei quesiti precostruiti per ottenere feedback da parte dei partecipanti, che possono dare il proprio contributo soltanto attraverso l’espressione del proprio gradimento attraverso scale Likert e box con caratteri limitati. Aspetto, senza ombra di dubbio, inquietante per la ricerca e la condivisione di nuove idee da parte degli stakeholder locali…evviva l’approfondimento di vedute. Evviva la programmazione ‘condivisa’ con il territorio! Questioni, tra l’altro, promotrici, in alcuni casi, di un vetusto quanto anacronistico approccio “universitariocentrico” che non può che far emergere dubbi circa la lungimiranza e la prospettiva di lungo periodo dei protagonisti di questo ciclo d’incontri.

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una slide dell'incontro
Una slide dell’incontro. Su 7 quesiti 4 includono il ‘viatico’ universitario.

Insomma, ad una prima analisi date le modalità riscontrate, non sembrerebbe di trovarsi in presenza di un percorso virtuoso calibrato per affrontare in modo maturo e consapevole un tema – la nuova Strategia Regionale per lo Sviluppo sostenibile – di indubbia importanza per lo sviluppo ambientale, economico e sociale della Sardegna, nonché un’occasione per assicurare un serio confronto tra la Regione Sardegna e le migliori espressioni del territorio.

Nulla di nuovo! D’altronde, l’autoreferenzialità tipica di un certo modus operandi regionale ha sempre ostacolato lo sviluppo di una programmazione di vero servizio pubblico nell’Isola, nonché il sostanziale coinvolgimento delle forze più qualificate del territorio verso la progettazione di interventi strategici e di sistema. Una sensibilità che non sembra essere cambiata neanche in questa occasione, nonostante il palliativo della partecipazione 2.0 a mezzo webinar.

Cagliari, foto Sardegnagol riproduzione riservata, 2019 Gabriele Frongia
Cagliari, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Si spera, data la programmazione di altri 6 incontri partenariali con la modalità webinar, che si possa assistere a un ‘cambio di rotta’, assicurando una maggiore qualità nel coinvolgimento delle organizzazioni del territorio. Dichiarare, nel corso dell’incontro odierno, che 300 contatti online sono troppi è che si deve fare economia dei tempi non è assolutamente accettabile per una discussione su un tema di così grande importanza. Reiterare iniziative fatte ‘alla buona’, infatti, non avrà alcuna valenza di pubblico servizio e, di conseguenza, non potrà giovare alla collettività.

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Nel frattempo, ‘consoliamoci’ con le interruzioni alle dilungaggini affabulatorie snocciolate da funzionari e dirigenti regionali, ad opera di qualche microfono lasciato acceso qua e là, ultimo baluardo di democrazia al tempo della dittatura dei webinar istituzionali.