Edilizia popolare. Solinas: “Piano per 35mila edifici e ricadute fino a 1 miliardo di euro”.

Inizia a prendere corpo il piano per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica in Sardegna. Ad annunciarlo, oggi, il Presidente della Regione, Christian Solinas: “La Regione avvia il piano per l’efficientamento energetico di 35mila edifici in tutta la Sardegna utilizzando i benefici fiscali derivanti dal superbonus”, con l’obiettivo di avviare un radicale recupero edilizio imperniato sul miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici nell’Isola in termini di lotta al degrado e miglioramento delle condizioni di vita degli inquilini.

In particolare, saranno interessati dal piano di riqualificazione ed efficientamento termico circa 35mila immobili (15.164 di proprietà Area, 19.381 alloggi in fabbricati di proprietà mista), molti dei quali presentano un’età media di circa 52 anni.

“Con il piano di riqualificazione – ha aggiunto il Governatore –  poniamo le basi per la creazione di nuovi posti di lavoro, fino a 14mila unità, con una ricaduta economica che tocca potenzialmente 1 miliardo di euro”.

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Destinatari del programma di partenariato pubblico-privato (PPP), fanno sapere dalla Presidenza, saranno le imprese edili, mentre il piano verrà attuato tramite l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa della Regione (AREA): “Il settore delle costruzioni e quello edile stanno vivendo una crisi con pochi precedenti nella storia – ha continuato il Presidente – grazie al coinvolgimento dei privati nel piano di riqualificazione degli immobili sosteniamo uno dei comparti più importanti della nostra economia, in forte crisi. Accanto a questi interventi, in prospettiva, procederemo allo stanziamento di risorse per la creazione di nuovi alloggi di edilizia popolare – conclude il Presidente – Lavoreremo a un articolato piano di riqualificazione che andrà a snellire la densificazione che si è avuta in tutti questi anni: è evidente la necessità di sgranare il tessuto urbanistico edilizio per realizzare servizi, aree verdi e spazi comuni, senza escludere la possibilità, nelle aree più degradate, di demolire e ricostruire gli edifici”.

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Dal punto di vista organizzativo, in un’ottica di ottimizzazione dei tempi, verrà individuata la figura del general contractor (che sarà il committente finale) mentre dal punto di vista amministrativo potrebbe essere Cassa Depositi e Prestiti – con cui sono state avviate le interlocuzioni – il soggetto che assisterà gli operatori nella gestione della pratica amministrativa e contabile.

Le proposte, preferenzialmente in regime di project financing, dovranno contenere un esauriente progetto di fattibilità che comprenda le caratteristiche prestazionali, le specifiche funzionali, la diagnosi energetica degli edifici oggetto di riqualificazione, la stima economica degli interventi, una bozza di convenzione e il piano economico-finanziario, come ricordato dal Commissario dell’AREA Sardegna, Adamo Pili.

Nel caso di edifici di totale proprietà di Area, l’agenzia regionale andrà a cedere alle imprese il credito d’imposta (il 110%) puntando a una riqualificazione diffusa del decoro urbano e dell’immagine delle periferie; con gli edifici di parziale proprietà – ovvero dove coesistono immobili di proprietà di Area e di privati che hanno riscattato gli alloggi popolari – si parteciperà in quota e si metterà a disposizione dei condomini un capitolato prestazionale con i requisiti minimi ammissibili degli interventi. Inoltre raccoglierà l’elenco dei nominativi degli amministratori di condominio e di tutte le imprese interessate, realizzando sul proprio sito una borsa digitale dove amministratori e imprese potranno mettersi in contatto. Nel caso di edifici di proprietà di altri Enti ma gestiti in autonomia, l’agenzia  potrà proporre ai Comuni la cessione degli alloggi in gestione per consentire una piena fruizione del Superbonus. Area promuoverà attività di efficientamento anche dei locali commerciali. Nel caso, infine, di edifici sottoposti a vincoli, gli interventi saranno soggetti alla tutela del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

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