DL 107, l’opposizione in Consiglio: “La Sardegna sull’orlo del lockdown ma la maggioranza pensa alle poltrone”.

L’opposizione in Consiglio regionale scende in piazza contro il disegno di legge 107: un provvedimento che, per i gruppi della minoranza, introdurrà una nuova proliferazione di ‘poltrone’ all’interno della Presidenza della Regione e negli assessorati regionali.

Per Massimo Zedda dei Progressisti, si tratterebbe di un vero e proprio mercimonio di incarichi: “Dalle attuali 22 figure professionali la sola Presidenza della Regione arriverà a impiegare 51 unità di personale, con un incremento della spesa di circa 4 milioni di euro. Nelle prossime ore presenteremo una relazione alla Corte dei Conti”.

Tra le voci più discutibili, si legge nel testo prodotto dalle forze d’opposizione, lo stipendio previsto per i due autisti della Presidenza, per i quali è stata ipotizzata una remunerazione annuale di 60mila euro cadauno. Ancora i circa 1,2 milioni stimati per i 10 consulenti dell’ufficio di Staff e i 260mila euro per i 4 addetti al cerimoniale.

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Non va meglio guardando agli assessorati, dove per effetto del Dl 107, la spesa per il personale potrebbe passare dagli attuali 8.496.000 a 11,7 milioni, a causa dell’aumento del numero dei consulenti nelle Direzioni Generali degli assessorati.

Un progetto capace di sopperire alla crisi dei posti di lavoro in Sardegna, con l’introduzione di 11 nuove figure professionali all’interno dell’ufficio del Segretariato Generale della Regione Sardegna, per una spesa complessiva di 711mila euro annuali; di 33 nuove posizioni all’interno dei dipartimenti previsti dall’art. 2 del Dl 107, per un totale di 2,2 milioni di euro e, ancora, di 11 figure professionali per il servizio studi regionale (circa 769mila euro).

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Opposizione in Consiglio regionale, foto Sardegnagol, riproduzione riservata

Stime, però, non inserite all’interno del Dl 107, che, come confermato dagli esponenti del centrosinistra, non prevede costi, demandandoli, invece, ad atti di deliberazione successivi.

Un provvedimento che peccherebbe di opportunità politica alla luce del difficile momento pandemico per Salvatore Corrias del Partito Democratico: “Prima della seconda ondata la maggioranza parlava di una Sardegna Covid free. Oggi, il quadro è peggiorato ma non per il centrodestra che, con il Dl 107, sta mettendo a dura prova la tenuta istituzionale”.

Più caustico il consigliere del Movimento 5 Stelle, Alessandro Solinas, per il quale “mentre tutto il mondo affronta il Covid-19 il nostro Presidente pensa alle ‘poltrone’ “.

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Parere condiviso dalla collega di partito, Desirè Manca: “La realtà è sotto gli occhi di tutti: la sanità regionale è al collasso. Si cerca di inserire gli amici degli amici piuttosto che pensare all’interesse dei sardi”.

“Interesse verso i sardi che si spera prevalga – ha aggiunto Francesco Agus dei Progressisti – Piuttosto che perseverare sulle recenti proposte e leggi di riforma il centrodestra prenda coscienza della situazione. La Sardegna non è pronta a sostenere una seconda ondata di contagi e a subire la negazione della realtà da parte della Giunta regionale, come capitato recentemente con le dichiarazioni dell’assessore Nieddu, per il quale fino alla settimana scorsa era tutto sotto controllo”.

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