2 giugno, 1.200 studenti dialogano con i giudici della Consulta. Ministro Bianchi: “Bianchi: “Costituzione è strada maestra per i nostri ragazzi”.
Oltre 1.200 fra studentesse e studenti coinvolti e un archivio di lezioni disponibile online: si sono conclusi ieri, 1 giugno, gli incontri che hanno visto protagonisti giudici costituzionali e scuole nell’ambito del progetto “Insieme, Scuola e Corte Costituzionale verso il 2 giugno”, realizzato dal Ministero dell’Istruzione e dalla Corte Costituzionale.
Un percorso che ha toccato 14 istituti scolastici di secondo grado in tutta Italia, fra il 3 maggio e il 2 giugno, nato per approfondire la conoscenza della Costituzione nell’ambito dell’insegnamento scolastico dell’Educazione civica.
Negli incontri in calendario, in un dialogo diretto tra studentesse, studenti, docenti e giudici costituzionali, sono stati sviluppati approfondimenti riconducibili ai principi costituzionali, prendendo spunto dagli episodi dei podcast della Corte Costituzionale.
Arte, scienza e libertà di pensiero (articolo 33 della Costituzione). Bilancio come bene pubblico, debito e giovani (articolo 81). Referendum (articolo 75). Parità di genere (articoli 3 e 51). Lavoro e welfare (articoli 4, 32, 37, 38). Dignità e solidarietà (articolo 2). Funzione rieducativa della pena (articolo 27). Questi alcuni dei temi affrontati nel corso degli incontri con gli studenti.
L’ultimo appuntamento ieri, l’1 giugno, alla vigilia della Festa della Repubblica, con un approfondimento sul tema della Cultura, tenuto dal Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio.
“La Costituzione rimane, anche nei momenti più difficili, il nostro punto di riferimento, la nostra strada maestra. Come Ministero continueremo a sostenere nelle scuole iniziative di alto livello come quella realizzata in collaborazione con la Corte Costituzionale”, dichiara il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. “L’educazione alla cittadinanza inizia a scuola: è a scuola che impariamo a vivere in una comunità, a rispettarne le regole, a essere responsabili delle nostre azioni. Ringrazio il Presidente Coraggio e i giudici della Corte per il grande impegno profuso in questo progetto”.
“L’educazione costituzionale è fondamentale per far crescere il sentimento di appartenenza alla res publica, intesa come comunità di donne, uomini e istituzioni impegnati a dare attuazione ai valori costituzionali che sono alla radice del nostro “stare insieme”. Solo attraverso la conoscenza e la condivisione di questi valori i cittadini sono in grado di esercitare i diritti e i doveri che ne derivano. Ne è un esempio la scuola, percepita tradizionalmente come un dovere e non come un diritto, diritto della cui esistenza siamo diventati consapevoli quando la pandemia ne ha impedito il pieno esercizio”. È quanto afferma il presidente della Corte costituzionale Giancarlo Coraggio. “Perciò – aggiunge – la Corte costituzionale continuerà a dare il suo contributo all’educazione costituzionale nelle scuole, come ha fatto negli ultimi anni”.